FONTE AVIS NAZIONALE

 

 

Dopo le prime due vittime italiane del contagio, l’associazione, attraverso i suoi canali social, ha voluto realizzare uno schema visivamente semplice, ma estremamente importante per il messaggio che veicola. Un post che, in circa due ore, ha già quasi raggiunto le 1500 condivisioni.

 

Dal Centro nazionale sangue, nel frattempo, non sono giunte altre comunicazioni ufficiali dopo quelle dello scorso giovedì 20 febbraio.

 

 

Coronavirus, il presidente Briola tranquillizza i donatori: << Il nostro sistema trasfusionale e’ sicuro>>.

 

«Sentito il Centro nazionale sangue, possiamo confermare che non vi sono indicazioni alla sospensione se non per alcune categorie, come già indicato dalla circolare del 20 febbraio». Sono le parole con cui il presidente di AVIS NazionaleGianpietro Briola, fa il punto sulla vicenda Coronavirus rispetto ai donatori di sangue.

 

Un post sulla pagina Facebook dell’associazione con cui il presidente, facendo seguito al vademecum pubblicato il 22 febbraio, contribuisce a fare chiarezza e a tranquillizzare i donatori sulla sicurezza del nostro sistema sangue: «Per quanto riguarda le situazioni locali e le misure specifiche da adottare – si legge nel post – si fa riferimento alle ordinanze di merito e all’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri di sabato 22 febbraio, che ha rafforzato le misure di contenimento.

In generale si dona il sangue solo quando si è in buona salute, quindi i donatori devono comportarsi come sempre, seguendo il fondamentale criterio dell’autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre o altri sintomi simili. È opportuno poi avere la sensibilità di comunicare alla struttura trasfusionale se tali sintomi sono comparsi nei 15 giorni dopo la donazione.
Insomma, vige il principio di massima precauzione, ma è importante ribadire che il nostro sistema trasfusionale è sicuro e di qualità.

Come AVIS, insieme alle istituzioni nazionali e locali, stiamo costantemente monitorando la situazione e dando aggiornamenti puntuali.

È molto importante tenere i nervi saldi, informarsi solo da fonti ufficiali e in generale, nella stragrande maggioranza del Paese, continuare a donare».