CHI PUO’ DONARE

REQUISITI RICHIESTI

 

Età
18-65  anni (per candidarsi a diventare donatori).
Chiunque desideri donare per la prima volta dopo i 60 anni può essere accettato a discrezione del medico responsabile della selezione. La donazione di sangue intero da parte di donatori periodici di età superiore ai 65 anni può essere consentita fino al compimento del 70° anno previa valutazione clinica dei principali fattori di rischio età correlati.

Peso
Non inferiore ai 50 kg.

Stato di salute
Buono.

Stile di vita
Nessun comportamento a rischio che possa compromettere la nostra salute e/o quella di chi riceve il nostro sangue.

L’idoneità alla donazione viene stabilita mediante un colloquio personale e riservato, una valutazione clinica da parte di un medico e dopo aver effettuato gli esami di laboratorio (prima donazione differita) previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.

COME DONARE

Chi desidera diventare donatore di sangue può prendere contatto con la nostra segreteria per avere le date dei prelievi presso l’Unità di raccolta a Barghe via Ippolito Boschi, 21 Prima di ogni donazione, il donatore (o aspirante tale) è tenuto a compilare un questionario finalizzato a conoscere il suo stato di salute (presente e passato) e il suo stile di vita. Il successivo colloquio e la visita con un medico aiuteranno ad approfondire le risposte alle domande contenute nel questionario.

Il prelievo

Il mattino del prelievo è preferibile aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici.

Esami e controlli

Al fine di garantire elevati livelli di qualità e sicurezza del sangue e per tutelare la salute sia del donatore, sia dei pazienti, ad ogni donazione il sangue prelevato viene sottoposto ai seguenti esami:

Esame emocromocitometrico completo.

Esami per la qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti di seguito elencati:

  • HBsAg (antigene di superficie del virus dell’epatite virale B);
  • Anticorpi anti-HCV (anticorpo contro il virus dell’epatite virale C);
  • Test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV (anticorpo contro il virus
    dell’AIDS) 1-2 e antigene HIV 1-2;
  • Anticorpi anti-Treponema Pallidum (TP) con metodo immunometrico (contro la sifilide);
    HBV/HCV/HIV 1 NAT (test per rilevare la presenza dei virus de lle epatiti virali B, C e dell’AIDS).

In occasione della prima donazione vengono inoltre eseguiti i seguenti esami per la determinazione dei gruppi sanguigni:

  • Fenotipo ABO mediante test diretto e indiretto.
  • Fenotipo Rh completo.
  • Determinazione dell’antigene Kell e, in caso di positività dello stesso, ricerca dell’antigeneCellano.
  • Ricerca degli anticorpi irregolari anti-eritrocitari.
  • Il donatore periodico è sottoposto, con cadenza almeno annuale, anche ai seguenti controlli ematochimici: glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia.

Dopo il prelievo

Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort postdonazione e non si devono svolgere attività e/o hobby rischiosi.

LE DIVERSE FORME DI DONAZIONE

Donazione di sangue intero

La donazione di sangue intero è la forma di donazione più frequ ente. Permette di prelevare allo stesso tempo tutte le componenti del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine che vengono separati in seguito.

Aferesi

La donazione in aferesi permette di prelevare un solo componente del sangue per mezzo di un macchinario che separa le cellule mentre gli altri componenti vengono infusi di nuovo al donatore.
È ugualmente possibile prelevare 2 componenti simultaneamente, si parla allora di donazione multicomponenti. La donazione in aferesi offre il vantaggio di prelevare in maggior quantità i componenti di cui i malati hanno bisogno; ha una durata superiore alla donazione di sangue intero. Questo tipo di donazione generalmente è proposta ai donatori che hanno già un’esperienza di donazione di sangue.

Altri tipi di donazione

Recenti studi scientifici hanno proposto altre forme di donazione, come quella di cellule staminali raccolte dal sangue del cordone ombelicale o dal midollo osseo, per utilizzarle come cure innovative in molte malattie.

Intervalli tra donazioni

Il numero massimo di donazioni di sangue interonell’anno non deve essere superiore a 4 per l’uomo e per la donna non in età fertile, a 2 per la donna in età fertile.
L’intervallo tra due donazioni di sangue intero non deve essere inferiore a 90 giorni.
L’intervallo di tempo minimo consentito tra due donazioni di plasma e tra una donazione di plasma e una di sangue intero o piastrinoaferesi è di 14 giorni ; tra una donazione di sangue intero o di piastrinoaferesi e una di plasma è di 30 giorni.
L’intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi è di 14 giorni; l’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero ed una piastrinoaferesi è di 30 giorni.
Il numero massimo consentito di piastrinoaferesi è di 6 all’anno.

 

INTERVALLI MINIMI TRA DONAZIONI (SANGUE INTERO ED EMOCOMPONENTI)

 

DONAZIONE PRECEDENTE DONAZIONE SUCCESSIVA INTERVALLO MINIMO
Sangue intero Sangue intero 90 giorni
Sangue intero Plasma 30 giorni
Sangue intero Piastrine 30 giorni
Plasma Sangue intero 14 giorni
Plasma Plasma 14 giorni
Piastrine Piastrine 14 giorni

 

Numero massimo di donazioni in un anno

Sangue intero, 4 donazioni per l’uomo e per la donna non in età fertile, 2 donazioni per la donna in età fertile.

Piastrinoaferesi, 6 donazioni.

 

INTERVALLI MINIMI TRA DONAZIONI (MULTICOMPONENTI)

DONAZIONE PRECEDENTE DONAZIONE SUCCESSIVA INTERVALLO MINIMO
Globuli rossi + plasma Globuli rossi + plasma 90 giorni
Globuli rossi + piastrine Globuli rossi + piastrine 90 giorni
Plasma + piastrine Plasma + piastrine 14 giorni
Due unità di piastrine Due unità di piastrine 30 giorni
Sangue intero/Piastrine Due unità di piastrine 30 giorni
Due unità di globuli rossi Due unità di globuli rossi 180 giorni
Due unità di globuli rossi Sangue intero 180 giorni
Due unità di globuli rossi Plasma 30 giorni

Numero massimo di donazioni multicomponenti in un anno

  • Globuli rossi concentrati + plasma, 4 donazioni per l’uomo e per la donna non in età fertile, 2 donazioni per la donna in età fertile.
  • Globuli rossi concentrati + piastrine, 4 donazioni per l’uomo e per la donna non in età fertile, 2 donazioni per la donna in età fertile.
  • Plasma + piastrine, 6 donazioni.
  • Due unità di concentrato piastrinico, 3 donazioni.
  • Due unità di globuli rossi, 2 donazioni.

NON TUTTI SANNO CHE…

Sicurezza

La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (globuli rossi, piastrine, plasma), oltre alla tutela della salute di donatori e trasfusi, costituisce l’obiettivo primario che il Servizio Sanitario Nazionale e i trasfusionisti si sono imposti.
L’accurata selezione del donatore, le indagini di laboratorio di ultima generazione, il buon uso del sangue, l’emovigilanza hanno, tra le altre, tre finalità principali:

Salvaguardare la salute del donatore.

Escludere la trasmissione di malattie infettive.

Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno.

Centrifugazione e separazione dei componenti

Con la centrifugazione e la successiva separazione dei componenti del sangue si ottengono:

Una sacca di globuli rossi.

Una sacca di plasma.

Una sacca di buffy-coat (leucociti e piastrine).

Validazione

Tutti gli emocomponenti ottenuti dalla fase di lavorazione possono essere utilizzati solo quando le indagini di laboratorio ne hanno stabilito l’idoneità all’utilizzo.
Gli esami siero-virologici effettuati sono volti a smascherare la possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di epatite B o C, l’HIV o la sifilide. In laboratorio vengono utilizzate indagini sofisticatissime e di alta sensibilità, comprese quelle in biologia molecolare che, combinate con l’accurata selezione del donatore ed un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono oggi di definire un rischio residuo per tali malattie per via trasfusionale praticamente trascurabile.

 

IL SANGUE È INDISPENSABILE…

Utilizzo del sangue

Oggi gli emocomponenti e i plasmaderivati servono a salvare vite, allungarne la durata e migliorarne la qualità. Il sangue è indispensabile:

nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza;

in molti interventi chirurgici e trapianti di organo e di midollo osseo;

nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche;

in varie forme di anemia cronica, immunodeficienze, emofilia.

Il fabbisogno di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti.
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza:

globuli rossi per la cura di diversi tipi di anemia;

piastrine per diverse malattie emorragiche;

plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione non diversamente disponibili;

plasmaderivati Fattore VIII e IX per l’emofilia A e B, immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche, albumina per alcune patologie del fegato.